Anche quest'anno, con l'avvicinarsi dei mesi più cupi, voglio raccontarvi quelle storie che più mi hanno affascinato e intrigato in questi ultimi anni. Atmosfere da brivido le cui storie raccontano fatti inspiegabili che ancora oggi non hanno trovato risposte. Facciamo insieme un viaggio nel mistero vi va?
Also this year, with the approach of Halloween, I want to tell you some true ghost stories that have fascinated and intrigued me in recent years. Thrilling atmosphere whose stories tell of unexplained facts that still have not found answers. Would you make a magical mistery trip together?
Questa volta vi racconterò la storia di Leila Carbone, il cosiddetto "Fantasma dell'Opera" che ha fatto del Teatro Carlo Felice di Genova la sua dimora ormai da secoli. Non è stato facile trovare del materiale su di lei ma alla fine, posso dire di averne ormai a sufficienza per farvela conoscere come un'amica.
This is the story of Leila Carbone, the "Phantom of the Opera", which made the Theater "Carlo Felice" in Genoa his home. It was not easy to find the material on her but, at last I have enough documentation for telling you the story.
Nei secoli artisti, celebrità e persone comuni hanno affollato i locali di questo famoso teatro. Fin dai primi anni dell'800 vennero segnalati fatti strani comprovati da numerosi testimoni: musica dall'origine inspiegabile, risate che scoppiano fragorose in stanze vuote, passi e parole sussurrate... addirittura una cantante che perde la voce. Cosa c'è di vero in tutte queste testimonianze? Forse non lo sapremo mai ma c'è un qualcosa che va al di là della scienza e della razionalità. Un qualcosa che ci spinge a credere in ciò che non vediamo. Infatti se di giorno queste storie vengono raccontate come leggende e superstizioni, di notte esse divengono terribilmente più "reali" e... angoscianti.
Over the centuries, artists, celebrities and common people crowded the rooms of this well-known theater. Since the early years of the 1800 were reported strange facts proven by numerous witnesses: unexplained music origin, loud laughter that burst in empty rooms, steps and whispered words... even a singer who loses his voice. Is there any truth in all these witnesses? Perhaps we'll never know but there is something that goes beyond the science and rationality. Something that leads us to believe in what we don't see. In fact, if in the morning these stories are told as legends and superstitions, at night they become terribly more "real" and ... distressing.
Il Teatro Carlo Felice venne costruito sui resti della chiesa di San Domenico, la quale con l’annesso convento, venne demolita nel 1826 per dare inizio ai lavori. Il teatro fu completato nel 1828 e in occasione dell’inaugurazione, venne data in scena l’opera “Bianca e Ferdinando” di Vincenzo Bellini. I palchi del Carlo Felice ospitarono re e regine di tutta Europa e la ricca nobiltà europea che veniva ad ascoltare questi melodrammi molto in voga in quell’epoca.
The Teatro Carlo Felice was built on the ruins of San Domenico Church and adjoining convent, which was demolished in 1826 to begin the work. The theater was completed in 1828 and the inauguration was given in staging the opera "Bianca e Fernando" by Vincenzo Bellini. The stages of the Carlo Felice hosted kings and queens of Europe and the rich European nobility who came to listen to these melodramas very much in vogue at the time.
I teatri antichi mi affascinano terribilmente. Basta chiudere gli occhi per immaginarsi tutte le emozioni di cui questi luoghi devono essere stati testimoni. Attori e cantanti, direttori d’orchestra e musicisti e poi chi era dietro le quinte… artigiani e macchinisti… un mondo invisibile che sta dietro ogni rappresentazione. Trepidazione e paura, trionfo e umiliazione… tutte emozioni che sono in qualche modo rimaste intrappolate in queste mura come una batteria in grado di accumulare energia. Nulla muore ma tutto si trasforma...
The ancient theaters fascinate me terribly. Just close your eyes and imagine all the emotions that these places must be witnessed. Actors and singers, conductors and musicians and then who was behind the scenes... craftsmen and engineers... an invisible world behind each performance. Trepidation and fear, triumph and humiliation... all emotions that are somehow trapped in these walls as a battery capable of storing energy. Nothing dies but everything is transformed.
Le prime voci su un fantasma circolano nel 1850 quando Sofia Corvelli, una giovane cantante di straordinaria bellezza e talento si sta preparando per andare in scena. La ragazza è sola nel suo camerino immersa nei suoi pensieri. All’improvviso la temperatura nella stanza precipita e una figura femminile si materializza a mezz’aria. Con una reazione istintiva Sofia aggredisce l’intrusa. L’ombra si ritrae e scompare, ma Sofia si accorge subito che qualcosa è cambiato… non riesce più a parlare. L’ombra le ha rubato la voce… Non rimane che annullare la rappresentazione, ma un attimo prima che il direttore dia l’annuncio in sala, Sofia fa un ultimo tentativo. Sofia Corvelli infatti, aveva molti talenti, alcuni noti come la voce e la straordinaria bellezza; ma ne aveva anche un altro che teneva ben segreto: era una potente medium. Sofia sapeva che i fantasmi si placano con una potente offerta. Corre così improvvisamente nel suo camerino, afferra un fiore bianco e lo depone delicatamente nel punto esatto dove era apparsa l’ombra. In quello stesso momento le torna la voce. Si va in scena e per la cantante è un trionfo.
The first rumors of a ghost, circulating in 1850 when Sofia Corvelli, a young singer of extraordinary beauty and talent is preparing to go on stage. The girl is alone in her dressing room deep in thought. Suddenly the room temperature falls and a feminine figure materializes in midair. With an instinctive reaction Sofia attacking the intruder. The shadow shrinks and disappears. Sofia immediately has notice that something has changed ... she is no longer able to speak. The shadow stole her voice ... All is compromised… But just a moment before the director gives the announcement to the people, Sofia made a last attempt. Sofia Corvelli in fact, had many talents, some well-known as the voice and the extraordinary beauty, but She also had another secret he kept well: it was a medium. Sofia knew that ghosts were placated with an offer. She runs so suddenly in his dressing room, grab a white flower and places it gently on the exact spot where the shadow had appeared. At the same moment her voice back. Opera and the singer was an absolute triumph.
Popular tradition says that the Phantom of the Opera appeared at the singer, was Leila Carbone. Young and graceful daughter of a very famous lute maker in Genoa, lived in the second half of the ‘500. Unfortunately, She falls in love with a young nobleman of that time whose mother was not happy of that union. The bad and rich woman caused the ruin of Leila. The Young girl was seriously accused of witchcraft. Singled out as guilty of the worst infamies, was tried and imprisoned in the dungeons of San Domenico Church where She have found the agony of death after the Agony of her Life. The place is precisely the Theater Carlo Felice.
Il Custode racconta:
«Stavo facendo un giro lungo il perimetro del teatro per vedere se era tutto a posto. Per rientrare, infilo la chiave nel portone… niente, non si apre. Pensavo che fosse davvero strana la cosa… nel frattempo arriva la responsabile dell’impresa di pulizie perché era l’ora di inizio del loro turno. Lei inserì la sua chiave per aprire la porta ma niente… la porta rimaneva sempre bloccata. Lei allora si rivolse verso di me dicendo: “uhmmm è Leila che ci fa il solito scherzo. Ce lo fa spesso per impedirci di andare a lavorare”. Io pensavo che mi stesse prendendo in giro, così con fare un po’ scherzoso e rivolto verso il portone dissi ad alta voce: “Beh Leila, su su. Ora ti sei divertita abbastanza. Ci fai andare a lavorare per favore?”. In quel momento il click della serratura che si apriva… il portone si era aperto da solo dopo che ebbi pronunciato quelle parole. Nessuno di noi lo aveva toccato…»
"I was walking around the perimeter out of the theater to see if everything was OK. To enter again, I put the key in the door... but nothing, it was locked. I thought it was really strange... in the meantime begin to arrive the person in charge of cleaning because it was the start of their service. She inserted her key to open the door but still nothing... the door was always locked. She turned to me and said: "uhmmm… Leila is doing her usual joke. Often She does not let us go to work." I thought she was making fun of me and with a smile, facing the door, I said aloud, "Well Leila, Now you have fun enough. We have to go to work. Could you open the door, please? ". At that moment the click of the door opening... it opened just after I said those words. None of us had touched it... "
Ad uno di essi, Maurizio Bonfiglio, si manifestò con la scrittura dicendo: “io non sono una STRIA”. Sembra che la parola stria in dialetto antico significasse Strega ma è comunque molto chiara lo stesso.
Egli scrisse di getto anche la sentenza del tribunale che la processò come fosse un lontano riecheggiare rimasto intrappolato in quel luogo funesto. Sentenza scritta di getto e sempre in un linguaggio antico. Più o meno quello che si è riuscito a leggere diceva così:
Egli scrisse di getto anche la sentenza del tribunale che la processò come fosse un lontano riecheggiare rimasto intrappolato in quel luogo funesto. Sentenza scritta di getto e sempre in un linguaggio antico. Più o meno quello che si è riuscito a leggere diceva così:
“La colpevole sia scoata a terra aut sia marchiata cum ferro ardente in lo volto et le sia tagliato naso, orecchio o cavato un ohio a judicii et arbitrio Potestá”
(la colpevole sia distesa a terra e marchiata con ferro ardente in volto. Le sia tagliato il naso, orecchio o cavato un occhio a giudizio e arbitrio del Podestà). Più o meno questo quello che significa…
Many Medium had their direct experiences with Leila. One of them was, Maurizio Bonfiglio. In the Theater, He did take a pen and paper and wrote "I am not a STRIA." The word "Stria" in the ancient Italian means WITCH!!
He wrote also the court's judgment during the process always in ancient italian:
He wrote also the court's judgment during the process always in ancient italian:
“Lying on the ground the guilty is marked with burning iron on face. Cut her nose, an ear or gouged out an eye according to the judgment and will of the authority.”
Ora mi domando le atroci sofferenze subite da questa ragazza… Probabilmente Leila non ha trovato ancora pace… Quanto male può fare la cattiveria e l’ingiustizia anche dopo la morte…
Now I ask myself the agony suffered by this poor girl... Probably Leila has not yet found peace...
Ora voglio immaginare Leila come in questa immagine... piena di luce e di amore... Quell'amore che le fu strappato quando era viva. Spero tanto che per lei prima o poi sarà possibile. Forse il solo far sapere a tutti che era un innocente le potrà essere di aiuto.
Now I would like to imagine Leila like in this last picture... full of light and love... I really hope that sooner or later it will be possible for her. maybe, To tell you that She was innocent could help her.
Now I would like to imagine Leila like in this last picture... full of light and love... I really hope that sooner or later it will be possible for her. maybe, To tell you that She was innocent could help her.
Fonti: Presenze e varie fonti sparse sul web e non.
Immagini: varie prese dal web sono di proprietà dei rispettivi autori. Scrivetemi se volete che non siano presenti in questo articolo e verranno rimosse immediatamente o specificato il nome dell’autore (che spesso non conosco). Grazie
English version: the big help of Google Translator (including my personal mistakes ;o))...). But this is the only help I have to communicate with you.